Dal 2000 a oggi, solo in Italia, sono state circa tremila le donne uccise da uomini ai quali le univano vincoli sentimentali. Una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna “perché donna”. Un crimine che troppe volte passa sotto silenzio; un’emergenza moderna e che si argina solo con la cultura e la consapevolezza. Ecco perché il Consiglio Centrale di Cuneo della Società di San Vincenzo De Paoli ha deciso di partecipare all’iniziativa “Panchine Rosse”. Un’occasione per riflettere sulla violenza, ma anche un modo per promuovere azioni di prevenzione per correggere le inclinazioni alla brutalità di molti uomini.
Sono 13 le panchine “adottate” a Cuneo: su ciascuna di esse è stata posizionata una targa che riporta tutti i riferimenti della rete antiviolenza dal numero nazionale 1522, a quello delle associazioni attive sul territorio.
Durante la cerimonia di inaugurazione della nuova installazione, Silvia Cappellaro, Presidente dell’ACC di Cuneo, ha ricordato il progetto “Casa Madre della Speranza” che la Società di San Vincenzo De Paoli sta portando avanti in città per venire incontro alle richieste drammatiche di alcune donne sole che non avevano trovato posto presso le poche strutture per sole donne presenti allora in città. Giunto ormai al quinto anno, il progetto riguarda due alloggi che sono stati dati in comodato d’uso gratuito dove sono state accolte ben 67 donne di 19 Paesi (Italia, Russia, Romania, Albania, Bulgaria, Polonia, Macedonia, Marocco, Congo, Costa d’Avorio, Senegal, Ghana, Nigeria, Eritrea, Uganda, Cameroun, Repubblica Domenicana, Colombia e Bangladesh). “Casa Madre della Speranza – ha dichiarato Silvia Cappellaro – accoglie madri con i loro piccoli, con nonne al seguito, rifugiate e profughe,malate nel corpo e abbattute nello spirito,con tanti problemi e tanti dubbi sul loro futuro”. Per aiutare le donne accolte ad andare in autonomia funziona da fine 2016 anche la stireria restitutiva Stiramica che con le sue “Donne di Ferro” ha dato vita nuova alla casa ed aiuta anche mamme in difficoltà esterne alla struttura.
Alessandro Ginotta
Ufficio Stampa
Società di San Vincenzo De Paoli